Lunedì 6 Gennaio 2025

Chiesa di San’Andrea ore 16,30

Magi tres venerunt 

I TROBADORES (musica medievale)

Nicola Di Filippo – Voce

Nicholas Iles – Voce

Luigi Vestuto – Voce, Arpa gotica, Citola medievale, Oud arabo 

Matilde Becherini – Viella e Ribeca

Roxana Elena Brunori – Dulcimelo a battenti e Percussioni storiche 

Francesca Austeri – Percussioni storiche e tradizionali

Riccardo Bernardini – Flauti diritti, Cennamella e Piva Emiliana 

Luca Ottavi – Flauti diritti, Flauto doppio, Flauto-corno e Cennamella

PROGRAMMA

In hoc ortus occidente – anonimo, Burgos, Monasterio de Las Huelgas, IX (Codex de Las Huelgas) XIV secolo. Hicâz son Yürük Semai – danza tradizionale ottomana.

Sol sub nube latuit – Gautier de Châtillon, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana (Codex Pluteus), XIII secolo.

Audi pontus, audi tellus – anonimo, Burgos, Monasterio de Las Huelgas, IX (Codex de Las Huelgas) XIV secolo.

Tushy al-m’sarki – tradizionale arabo-andaluso (XIII secolo).

Stella Splendens – Libre Vermell de Montserrat, fol. 22r, Biblioteca del Monastero di Montserrat.

Retrowange Novelle – Jacques de Cambrai (1260-1290)

Personet Hodie – Inno natalizio germanico del XIV secolo (testo del XII secolo).

Nycholay sollempnia – Cividale Codex, cod. LVI, inizio XIII sec.

Stella nuova ‘n fra la gente – Ms. 91 (Laudario di Cortona) f. 45-46, Cortona (AR), Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca.

Universi populi simul iam gaudete – anonimo del XIII secolo, Graduale di Praga, CZ-Pu Ms.VI B 24.

MAGI TRES VENERUNT

Nella liturgia del Natale i Magi rappresentano una delle voci più misteriose ed affascinanti; venuti da un lontano Oriente al seguito di una stella, cercano il “Re dei Giudei” tra mille difficoltà e peripezie. Il termine “Magi” deriva da una parola in persiano antico: magūsh. Con questo termine venivano chiamati nell’Impero persiano i sacerdoti di Zoroastro. È probabile dunque che i Magi fossero dei sapienti, forse perfino dei conoscitori delle arti magiche, uomini di scienza e lettere. Uomini saggi, dunque, conoscitori della natura e dei suoi segreti, presumibilmente anche astrologi o astronomi, visto il loro particolare interesse per le stelle, e, in particolare, per la stella che li ha guidati fino a Betlemme. In principio né Re, né tre, i Magi hanno assunto molteplici identità: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sono i nomi più accreditati per la tradizione occidentale. Melchiorre è il più anziano e il suo nome deriva da Melech, “Re”; Baldassarre deve probabilmente il proprio nome al re babilonese Balthazar; mentre Gasparre, o Galgalath, per i greci, significa “signore di Saba”. Un’altra tradizione vede Baldassarre come Re dell’Arabia, Melchiorre come Re della Persia e Gaspare come Re dell’India. Ma sul nome e sulla provenienza dei re magi non c’è nulla di certo. Nel tardo medioevo si ritenne che fossero oltre che sapienti anche dei re, venuti simbolicamente a rendere omaggio al bambino Gesù dalle tre parti del mondo allora conosciuto: Baldassarre solitamente ha l’aspetto di un giovane africano, Gaspare si presenta come un uomo orientale di mezz’età, Melchiorre come un uomo anziano con i tratti europei. Tre tipologie completamente diverse per coprire tutti i continenti allora conosciuti, e tre età diverse, che potrebbero simboleggiare anche le tre età dell’uomo. I Re Magi sono partiti inseguendo una stella; già partendo da questo presupposto ci rendiamo conto che non poteva trattarsi di uomini comuni. Dovevano essere persone disposte a mettersi in gioco, a cercare un senso più profondo nelle proprie vite e nel mondo che li circondava. Completamente assorti in questa ricerca, essi non hanno esitato a lasciare la sicurezza e gli agi della propria terra, della propria casa, e illuminati solo dalla speranza, hanno intrapreso un cammino lungo e periglioso. Il loro viaggio può essere letto come una metafora molto calzante del cammino tutto interiore che gli uomini si trovano a dover affrontare per superare i propri limiti e diventare migliori. Questo concerto prende nome dal verso di un’antica carola germanica trecentesca dal titolo “Personet Hodie” e si propone di rivivere la leggenda dei Magi con melodie provenienti tra le più importanti fonti del periodo medievale come il Laudario di Cortona, il Llibre Vermell di Montserrat e il Codice de Las Huelgas, oltre che ad altre importanti fonti anonime e ad alcuni brani di tradizione orientale che rappresenteranno i territori di origine dei Magi. Inoltre le tre voci maschili dell’ensemble daranno voce ai tre Magi stessi creando un fil- rouge narrativo che accompagnerà tutto il concerto.

L’ensemble “I Trobadores” nasce ad Assisi nel 2017, con l’idea di portare avanti un continuo e approfondito studio musicale e culturale sul Medioevo e sui primi anni del Rinascimento. Ad un’attività concertistica molto attiva si aggiungono diverse partecipazioni in contesti rievocativi e storici nazionali, tra cui Gaite di Bevagna, Calendimaggio di Assisi, Medioevo a Valvasone, Affi Medievale. In questi anni prendono parte ad alcuni importanti festival nazionali di musica antica tra cui il “Garda Trentino International Early Music Weeks” (TN), il Festival “De Music Assisi” (PG), Il Festival Musica Antica di Marciano della Chiana (AR), il Festival “Musica Antica a Magnano” (BI), Il Festival “Musica Cortese – Dramsam” di Gorizia. Collaborano stabilmente con l’Associazione AGiMus di Perugia per le stagioni concertistiche della Sala dei Notari in Perugia e in ambito universitario con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Perugia e con l’Istituto di Bibliografia Nazionale di Roma per alcuni progetti di ricerca musicologica. Nel 2020 il giovane ensemble vince il PREMIO ITALIA MEDIEVALE nel settore spettacolo per essersi distinto nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano. Nel luglio 2021 vincono la prima edizione del Concorso-Competizione Internazionale “URBINO MUSICA ANTICA” organizzato dalla Fondazione Italiana Musica Antica (FIMA) e aprono la 53esima edizione del Festival di Musica Antica di Urbino. Il 2022 inizia con la partecipazione all’undicesima edizione del Concorso Internazionale di Musica Antica “Maurizio Pratola” dove conquistano il secondo posto per poi proseguire con l’incisione del loro progetto musicale dal titolo “Sento d’amor la fiamma – musica cavalleresca e cortese del Trecento italiano” in collaborazione con la casa discografica “Stradivarius dischi” di Milano, pubblicato il 27 dicembre 2022.